lunedì 28 giugno 2010

Brancher e i Fiori di Bach

"Sono stupito di tanta cattiveria" dice l'onorevole Brancher. Che fiori potrei consigliarli per non farlo essere così a disagio nel contemplare la cattiveria del mondo verso di lui?
Chicory. Tutte le volte che si ha la tendenza a fare la vittima, è molto probabile che ci sia Chicory di mezzo. Prendendo Chicory sarà più facile guardare la trave nel proprio occhio.
Gentian. Come è cattivo il mondo! E' proprio un pensiero che deve essere armonizzato con gentian, che porti un po' di ottimismo. Che strano che un ministro di Berlusconi abbia un pensiero pessimista sul mondo: ma non sono i PD che sono disfattisti, che dicono che c'è la crisi , che non ci sono soldi...?


E, a proposito di soldi...Voglio regalargli un mazzetto di Monete del Papa, che sono gli unici soldi che, in questo momento, potranno aiutarlo a star meglio....

lunedì 7 giugno 2010

Guarire la paura con i Fiori di Bach

Titolo quanto mai banale, che porterà tutti gli amici dei Fiori a dire: Rock Rose, Mimulus, ecc
Ma prendo spunto dalla notizia linkata al titolo per proporre un altro modo per guarire la paura. Ricorrere, appunto a dei propri ricordi positivi (senza bisogno di ricorrere a dei ricordi artificiali creati in laboratorio, come ipotizza l'articolo).
Ci saranno state, nella propria vita, delle occasini in cui una paura è stata superata, e dopo ci si è sentiti più forti di prima?
Questi ricordi possono essere ripescati e usati per "bagnare" quellìemozione di "paura" che in un determinato momento ci turba. E, per fare quest'operazione, degli assistenti floreali saranno quanto mai ben accetti:
Mimulus. Che aiuta a "provare" situazioni nuove, anche solo nella propria immaginazione, e ad avere poi il coraggio di affrontarle.
Vervain. Perchè a volte paura e rabbia si confondono, e si reagisce con aggressività a situazioni in cui si deve usare la pazienza.
Chicory. Perchè occorre sacrificare le proprie paure, lasciarle andare, anche se ci fanno tanta compagnia e sono degli ottimi alibi per restare chiusi nel proprio bozzolo.


Ma soprattutto non fate l'errore del ranuncolo, che, guardando conla sua corolla verso il cielo, crede di essere solo, e invece è in compagnia. La sua pianta porta molti fiori come lui. Anche se non riuscite a vedere altri intorno a voi, che vi sostengano, e vi confortino, allora aguzzate un po' le vostre orecchie spirituali e sentirete la loro voce , il loro calore, la loro amicizia.