lunedì 18 aprile 2011

Fiori di Bach per la felicità

Sembra che dai 20 ai 50 anni sia più difficile essere felici (link sul titolo).
Ma come? Come è possibile che accada questo proprio nell'età in cui il corpo è in fiore, sboccia, si riproduce? Se è così, ci deve essere qualcosa che non va. Forse non è più un piacere sbocciare? (mi guardo allo specchio e mi vedo diversa/o dai modelli di bellezza, glamour, perfezione a cui devo uniformarmi). Forse che non è più un piacere riprodursi? (Che futuro posso promettere ai miei figli? Inquinamento, affollamento, radiazioni, disoccupazione? Avrò un lavoro sicuro che mi permetterà di mantenere i miei figli finchè non saranno autonomi?)
Non so rispondere a queste domande, ma posso suggerire dei fiori a tutti quelli, dai 21 ai 50 anni, che sentono che la loro felicità è appannata, è schiacciata da ciò che si chiede da loro, e che a volte magari sognano di essere vecchi e più vicini alla morte, oppure di restare sempre bambini, cullati da adulti/anziani che si prendono cura di loro fin dopo i 30 anni...
Clematis. Semplicità è la risposta. Così come i bambini sono felici giocando anche con uno spago e due bottoni, così impariamo ad esserlo con quello che c'è, anche se ci sono voci (tante voci) intorno a noi che ci elencano le cose necessarie ad essere felici.
Impatiens. Il fiore aiuterà a far sentire adeguato e "perfetto" chi prima si sentiva inadeguato, non all'altezza, costretto a superare i suoi limiti per ottemperare a chissà quale modello. Il fiore metterà in fuga la voglia di silicone, botulino, liposuzioni, e di attestati, titoli, riconoscimenti...
La vita è adesso: se non ora, quando?